La proposta di rendere sistematico l’uso della cosiddetta “cartella dell’allievo” sta suscitando nelle scuole comunali un vivace dibattito.
Riceviamo e volentieri pubblichiamo l’ennesima lettera di protesta, in questo caso scritta dagli insegnanti dell’Istituto scolastico di Manno-Gravesano e della SI di Bedano.
Egregio Signor Direttore Sisini,
lo scritto pervenutoci dai colleghi dell’Istituto scolastico di Claro, di cui ne condividiamo i punti esposti, ci ha spinti a riunirci in collegio per discutere sulla nostra realtà scolastica e i cambiamenti in atto.
Anche il nostro Istituto ha deciso di dar voce al disagio percepito e accumulato negli ultimi anni e qui di seguito vi sottoponiamo le nostre riflessioni.
1) Disagi percepiti dai docenti del nostro istituto
- Tutti i docenti del nostro istituto concordano sul fatto che le informazioni che giungono dal DECS sono mutevoli e il susseguirsi di ordini e contrordini crea confusione e un senso di smarrimento.
- Le richieste di ulteriori riunioni e l’assegnazione di compiti supplementari sono fonte di stress, pregiudicano la qualità dell’insegnamento e della vita privata, e riducono il tempo a disposizione per recuperare energie, entusiasmo e motivazione.
- La mancanza di adeguamenti salariali alimenta il malcontento generale.
- Molti cambiamenti introdotti negli ultimi anni non sono stati adeguatamente presentati a chi li deve mettere in pratica, cioè noi docenti (vedi p.es. piani di studio).
- La professionalità del docente è sempre meno riconosciuta anche da parte della classe politica (vedi articoli sulla stampa negli ultimi mesi) ciò che, anziché incentivare, logora ed esaspera chi si trova in prima linea.
- In generale, l’intero corpo docenti percepisce un senso di sovraccarico emotivo e di incertezza.
2) Ulteriore carico di lavoro e relative ricadute sulla pratica professionale
- L’aumento delle mansioni burocratiche (Gagi, formulari per richieste varie, schede per ogni singolo colloquio, rapporto finale quadriennio FC, questionari di fine frequenza corsi FC ecc.) sottrae tempo prezioso all’insegnamento e alla preparazione delle attività, compromette il piacere di insegnare e diminuisce il grado di soddisfazione del docente.
- Visto che il tempo di lavoro non è infinito, bisogna decidere con il dovuto realismo a cosa dare la priorità, alle pratiche burocratiche o all’insegnamento vero e proprio.
3) Bisogni degli insegnanti
- Maggiori spiegazioni ed esemplificazioni pratiche delle riforme introdotte.
- Sgravi delle mansioni burocratiche che non apportano benefici nel lavoro quotidiano.
- Maggiore ascolto di chi lavora sul campo: chi meglio dei docenti può toccare con mano e misurare l’efficacia dei cambiamenti proposti? Di certo non coloro che giustamente li elaborano a livello teorico. Il nostro collegio chiede ai funzionari del DECS di non arroccarsi sulle loro posizioni, ma di prestare ascolto ai feedback e alle critiche costruttive che giungono loro dai docenti.
- Riconoscimento dell’importanza dei compiti educativi e pedagogici dei docenti che non devono mai passare in secondo piano.
- Diminuzione del numero di allievi per classe, unico modo per conoscere meglio ogni singolo bambino.
- Diritto di non dover lavorare nei giorni festivi.
- Adeguamento salariale.
Concludendo, i cambiamenti prospettati non devono far perdere di vista l’obiettivo ultimo della scuola che è appunto quello di insegnare, lavorando con e per i bambini, e per farlo i docenti hanno bisogno di tempo per:
- programmare le attività,
- ricercare e creare materiale didattico nuovo, attrattivo e soprattutto differenziato,
- correggere i lavori degli allievi,
- adattare o modificare il programma,
- intrattenere rapporti con le famiglie (colloqui) e rispondere alle crescenti esigenze di supporto in situazioni delicate (sempre più frequenti),
- conoscere i singoli allievi attraverso il contatto umano e non aride schede o tabelle elettroniche,
- gestire il gruppo o la classe,
- coinvolgimento relazionale, stare con i propri allievi, riuscire a creare un buon ambiente di classe, valorizzare i momenti ludici.
Vi ringraziamo per il lavoro che state svolgendo al fine di migliorare la nostra scuola e speriamo che queste osservazioni non restino inascoltate e siano spunto di riflessione.
Salutiamo cordialmente
I docenti dell’Istituto scolastico di Manno-Gravesano e le docenti della SI di Bedano