Serata-dibattito online

Mercoledì 31 marzo 2021, ore 20.30

https://join.skype.com/aU6jhCiDAKvJ

A un anno dall’inizio della crisi sanitaria, il Movimento della Scuola promuove un confronto riflessivo sulle conseguenze della pandemia nelle scuole, con particolare attenzione ai mutamenti intervenuti nelle condizioni professionali e di vita di chi ci lavora quotidianamente.

La scuola è stato uno dei settori della vita sociale di cui si è parlato di più nell’ambito delle discussioni riguardanti le misure da adottare per far fronte alla pandemia, ma raramente si è sottolineato con sufficiente forza il peso delle accresciute incombenze di cui i docenti si sono dovuti far carico.

Essi si sono trovati repentinamente costretti ad integrare nelle proprie pratiche didattiche le nuove forme di insegnamento a distanza, che nel nostro Cantone oggi si sommano a quella proprie della scuola in presenza secondo le rigide modalità imposte dal “Protocollo quarantene”.

Nel nome della digitalizzazione e dell’emergenza, la scuola si confronta con mutamenti che toccano il principio dell’autonomia didattica e le forme della partecipazione democratica, che incidono sulla qualità della relazione umana e rischiano, per alcuni loro aspetti, di diventare permanenti.

Negli istituti si è inoltre confrontati con l’esigenza di gestire i crescenti segnali di sofferenza psicologica delle famiglie e, soprattutto nel settore post-obbligatorio, degli studenti: un aspetto che con il prolungarsi dell’emergenza sembra assumere contorni preoccupanti.

Tutto ciò mentre si dà per scontato che gli insegnanti, che si recano quotidianamente in luoghi particolarmente affollati quali sono inevitabilmente gli istituti scolastici, non siano inclusi tra le categorie a cui garantire al più presto la vaccinazione. Non è forse il caso a questo punto di far sentire la nostra voce?

La serata sarà introdotta da tre interventi che renderanno conto di alcune inchieste svolte in questi mesi nelle scuole del Ticino e della Svizzera romanda:

  • Francesca Marchesini illustrerà i risultati dell’inchiesta che l’associazione magistrale di cui è presidente (la Société pédagogique genevoise) ha condotto di recente tra i docenti della scuola primaria del canton Ginevra.
  • Alberto Piatti, direttore del DFA-SUPSI, avrà modo di esporre alcune delle risultanze dello studio intitolato “A scuola in Ticino durante la pandemia di Covid-19”, dedicato a ciò che avvenne nella scuola dell’obbligo tra marzo e giugno dell’anno scorso.
  • Gérard Aymon, presidente della Conferenza romanda e ticinese dei direttori e delle direttrici della scuola dell’obbligo (Claceso), presenterà un recente sondaggio che la sua organizzazione ha svolto coinvolgendo alcune direzioni scolastiche romande e ticinesi. (L’ospite si esprimerà in francese)

L’incontro si terrà online sulla piattaforma Skype (chi ne fosse sprovvisto può scaricare qui l’applicazione necessaria).

 

L’incontro è aperto a tutti. Chi fosse interessato a partecipare è pregato di collegarsi, dalle 20.30 di mercoledì 31 marzo, tramite il seguente link:

https://join.skype.com/aU6jhCiDAKvJ