Pubblichiamo di seguito la risoluzione adottata all’unanimità dal collegio dei docenti del Liceo di Bellinzona riguardante la preoccupante situazione della cassa pensioni dei dipendenti dello Stato. Il documento è stato sottoscritto per il momento anche dai docenti della scuola media di Giubiasco, di quella di Stabio e del Liceo Lugano 2. Si invitano caldamente i colleghi e le colleghe delle altre sedi a mettere il tema all’ordine del giorno dei collegi dei docenti previsti per la fine di agosto.

Nel frattempo, la Commissione Condizioni Professionali del Liceo di Bellinzona ha convocato un incontro aperto a tutti gli insegnanti interessati e a tutti gli iscritti all’Istituto di Previdenza del Canton Ticino per venerdì 24 giugno, alle ore 18.00, presso la sede del liceo di Bellinzona. Scopo della riunione è quello di definire insieme come muoversi di fronte a questo pesante attacco alle condizioni pensionistiche di insegnanti e funzionari. Riteniamo importante partecipare numerosi a questo appuntamento.

Bellinzona, mercoledì 1° giugno 2022

Durante la sua riunione plenaria odierna, il Collegio docenti del Liceo di Bellinzona ha preso atto con grande preoccupazione della riduzione del tasso di conversione prospettata dalla direzione dell’Istituto di Previdenza del Canton Ticino a partire dal 1° gennaio 2024 (si vedano le informazioni allegate al certificato di previdenza 2022).

Il Collegio ha nuovamente ricordato con amarezza e sconcerto quanto le condizioni salariali e previdenziali siano peggiorate nettamente e bruscamente negli ultimi due decenni, in particolare per gli assicurati nati a partire dal 1963. Tale degrado è stato determinato da una serie di misure che, a partire dalla fine degli anni ’90, ha penalizzato il pubblico impiego. Tra queste misure val la pena rammentare:

  • la riduzione di due classi di stipendio per i docenti neoassunti (dal 1997 al 2014);
  • l’introduzione di vari contributi di solidarietà (1998, 1999, 2005, 2006, 2007, 2013, 2016);
  • i blocchi degli scatti dello stipendio (1997, 1999, 2005 – docenti cantonali esclusi –, 2016);
  • l’incremento di un’ora, senza alcun aumento salariale, dell’onere settimanale d’insegnamento (2004);
  • il passaggio dal primato delle prestazioni al primato dei contributi, con una conseguente riduzione delle rendite pensionistiche stimata attorno al 20% (2013), dopo tre aumenti del contributo a carico del dipendente (1997, 1998, 2005);
  • la penalizzazione retributiva legata all’introduzione della nuova scala salariale nella Legge sugli stipendi degli impiegati dello Stato e dei docenti (2018);
  • la riduzione delle rendite vedovili in aspettativa (2021).

La riduzione del tasso di conversione, decisa recentemente dal Consiglio di Amministrazione dell’IPCT per porre rimedio all’insufficiente grado di copertura della cassa, sancirebbe un’ulteriore contrazione delle rendite di cassa pensione stimabile attorno al 20% proprio per coloro che sono già stati pesantemente penalizzati nel 2013.

Riteniamo che qualsiasi riduzione del tasso di conversione, in un contesto in cui per tutta una generazione è già previsto un grave degrado delle condizioni pensionistiche, sia inaccettabile.

Il rispetto per il lavoro già prestato e il suo corretto riconoscimento sono la base fondamentale per una sana collaborazione tra un datore di lavoro e i suoi dipendenti. Le condizioni pattuite al momento della firma di un contratto di lavoro includono infatti un trattamento pensionistico che è inscindibile da quello salariale: una recessione unilaterale da parte del datore di lavoro dagli impegni presi viola la dignità dei salariati e intacca le basi di uno stato di diritto, a maggior ragione quando il datore di lavoro è lo Stato stesso.

Il Collegio docenti del Liceo di Bellinzona, dunque:

  1. respinge qualsiasi proposta di riduzione del tasso di conversione e chiede al proprio datore di lavoro, tramite il Consiglio di Stato, di trovare una soluzione politica atta a garantire la copertura e la stabilità dell’IPCT senza peggiorare ulteriormente le condizioni previdenziali dei propri assicurati e dei futuri pensionati;
  2. invita i propri rappresentanti in seno all’IPCT (Fabiola Gnesa, Gianni Guidicelli, Adriano Merlini, Michele Sussigan e Giovan Maria Tattarletti) e i sindacati da loro rappresentati (CCS, OCST, VPOD) a difendere con ancor maggior tenacia le pensioni di tutti gli assicurati;
  3. garantisce ai succitati rappresentanti il proprio appoggio nelle trattative con i rappresentanti del datore di lavoro e la propria collaborazione, in caso di fallimento delle discussioni, per individuare adeguate forme di protesta (ivi compreso lo sciopero) e per parteciparvi;
  4. si impegna a rendere pubblica questa comunicazione e a trasmettere il proprio scontento ai plenum delle altre SMS, delle SM e ai rappresentanti degli altri dipendenti cantonali al fine di allargare il sostegno in questa vertenza ai nostri rappresentanti, alle organizzazioni sindacali e alle associazioni professionali.

Per il Collegio docenti del Liceo Cantonale di Bellinzona,

Il presidente Giacomo Mascetti.