Nella formazione professionale commerciale i nuovi indirizzi “per competenze operative” cancellano le discipline di studio.

“Volevamo braccia, sono arrivati uomini”. Con questa frase Max Frisch bollava – a metà anni settanta – le politiche di reclutamento di manodopera straniera in Svizzera. Oggi, se guardiamo alle riforme proposte dalla SEFRI (Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione) ci sembra quasi di poterla riattualizzare mutandone la prospettiva: “per i futuri apprendisti vogliamo competenze operative, poco ci importa della formazione della persona”.

È così che nella formazione professionale di base già da questo settembre sono scomparse le discipline di studio, sostituite nei piani di formazione da “competenze operative”. Ecco quel si può leggere nel comunicato stampa che appare sul sito della Confederazione svizzera: “Nella nuova formazione di base commerciale le nozioni specifiche vengono insegnate sotto forma di competenze operative. Ciò permette agli apprendisti di acquisire le conoscenze necessarie con un livello di approfondimento adeguato e con un effettivo riscontro nel loro lavoro quotidiano”.

Promosse con plauso dalle organizzazioni economiche, le riforme si muovono nel solco di un allineamento della formazione al mercato del lavoro e mirano a competenze immediatamente spendibili in azienda. Non una parola sul fatto che al giovane apprendista debba essere doverosamente offerta anche una formazione culturale di base, almeno nella forma di strumenti intellettivi che consentano la crescita della persona nonché la possibilità di guardare al mondo in maniera critica e non soltanto operativa.

Il tema è di sicura rilevanza per il destino futuro delle giovani generazioni e per la concezione che sottende la formazione “per competenze operative”.
Per questo il Movimento della Scuola e le organizzazioni sindacali dei docenti OCST VPOD promuovono congiuntamente una prima serata di approfondimento e di dibattito che si terrà:

giovedì 5 ottobre alle ore 20.15 presso l’OCST di Lugano in Via Balestra 19 (sala al pianterreno)

Interverranno:

  • Gianni Ghisla, studioso e formatore con lunghi anni d’esperienza presso l’IUFPP
  • Luisella Ardemagni, rappresentante del SVMEP (Sindacato vodese dei docenti dell’insegnamento professionale)

Saranno inoltre portate testimonianze di colleghi/e attivi/e nei CPC ticinesi.

A seguire un dibattito aperto al pubblico in sala.

Invitiamo gli e le insegnanti e chiunque sia interessato/a a prendere parte alla serata.

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