Comunicato stampa sui giorni di vacanza “aggiuntivi”
Lugano, 29 marzo 2024
Le manifestazioni pubbliche che si sono succedute negli ultimi due anni, con notevole partecipazione di insegnanti, avevano quali obiettivi principali la salvaguardia delle pensioni, il riconoscimento del carovita e, non da ultimo, la difesa del servizio pubblico.
A quelle rivendicazioni giunge ora, almeno per quanto concerne le scuole, un’incredibile risposta del Consiglio di Stato: agli insegnanti saranno concesse, nel corso del 2024, due tranches di 200 franchi l’una e, in aggiunta, due giorni di vacanza (prima e dopo la pausa invernale)!
È una misura che rasenta l’assurdo logico. Benché nessuno abbia mai chiesto di avere giorni di vacanza aggiuntivi (semmai di migliorare le condizioni di lavoro, che è ben altro), il governo ritiene che l’impegno educativo possa tranquillamente essere ridotto di due giorni.
L’immagine che si trasmette al “paese” è devastante. Si fa passare l’idea che proprio gli insegnanti (non di rado additati da certa parte politica come privilegiati, che godono di salari elevati e di lunghi periodi di vacanza) possano essere tacitati concedendo loro di allungare la pausa natalizia.
Quale rapporto esista tra la rinuncia (che si ripercuoterà su tutti gli anni a venire) all’indennità di carovita e la soppressione di due giorni di scuola, giudichino i cittadini.
Il Movimento della Scuola, come già è avvenuto in anni passati, si oppone a tali risibili e insensate compensazioni. Noi difendiamo il diritto all’educazione e non escludiamo di ricorrere a forme di lotta che rendano palesi le contraddizioni del Governo.
Il Comitato del Movimento della Scuola