Il Movimento della scuola ha elaborato un breve dossier statistico che dimostra quanto critica sia oggi la condizione degli insegnanti nel nostro cantone.

PARTE PRIMA

DOVE SI DIMOSTRA CHE IL TICINO PER LE PRINCIPALI VOCI DI SPESA

SI SITUA NELLA MEDIA SVIZZERA

Tabella 1

USCITE TOTALI PER ABITANTE (2009)

Ginevra

22373

Basilea Città

20997

Grigioni

18335

 

Media Svizzera

13578

14°

Ticino

12698

24°

Turgovia

10537

25°

Appenzello Interno

10314

26°

Svitto

10277

Fonte: Ufficio federale di statistica

Rielaborazione: Franco Mombelli, Movimento della Scuola

 

Tabella 2

POSIZIONE DEL CANTON TICINO (1990-2009)

1990

1995

2000

2005

2009

10°

14°

14°

Fonte: Ufficio federale di statistica

Rielaborazione: Franco Mombelli, Movimento della Scuola

 

 

 

 

PARTE SECONDA

DOVE SI DIMOSTRA CHE L’UNICA ECCEZIONE SONO GLI INVESTIMENTI PER L’EDUCAZIONE

Tabella 3

SPESA PUBBLICA PER L’EDUCAZIONE IN FRANCHI PER ABITANTE (2011)

Basilea Città

6158

Ginevra

5056

Basilea Campagna

4682

 

Media Svizzera

3881

23°

Ticino

3095

24°

Sciaffusa

3087

25°

Glarona

3042

26°

Svitto

2997

Fonti: Ufficio federale di statistica, Scuola a tutto campo 2015

Rielaborazione: Franco Mombelli, Movimento della Scuola

 

Tabella 4

POSIZIONE DEL CANTON TICINO (1990-2011)

1990

1995

2000

2005

2009

20°

21°

24°

23°

23°

Fonti: Ufficio federale di statistica, Scuola a tutto campo 2015

Rielaborazione: Franco Mombelli, Movimento della Scuola

 

 

Tabella 5

SPESA PUBBLICA PER L’EDUCAZIONE IN PERCENTUALE DELLA SPESA PUBBLICA TOTALE (2009)

Basilea Campagna

34,9%

Turgovia

34,0%

Appenzello Interno

33,6%

 

Media Svizzera

26,7%

22°

Ticino

22,9%

24°

Ginevra

22,2%

25°

Giura

21,6%

26°

Grigioni

18,5%

Fonti: Ufficio federale di statistica, Scuola a tutto campo 2015

Rielaborazione: Franco Mombelli, Movimento della Scuola

 

 

Tabella 6

POSIZIONE DEL CANTON TICINO (1990-2011)

1990

1995

2000

2005

2011

23°

23°

22°

23°

22°

Fonti: Ufficio federale di statistica, Scuola a tutto campo 2015

Rielaborazione: Franco Mombelli, Movimento della Scuola

 

 

Citazione 1

“La spesa pubblica per l’educazione in percentuale della spesa pubblica totale riflette lo sforzo finanziario degli enti pubblici nel campo della formazione, rispetto ad altri compiti, quali, ad esempio, la salute pubblica, la socialità, la sicurezza, la gestione del territorio o i trasporti.”

 Fonte: AA.VV. (2015), Scuola a tutto campo. Indicatori del sistema educativo ticinese, Locarno, SUPSI-DFA, p. 298

Rielaborazione: Franco Mombelli, Movimento della Scuola

 

 


Citazione 2

“Nel 2011 in Ticino la spesa pubblica per l’educazione ammontava a 3’095 CHF pro capite, un dato di 786 CHF inferiore alla media svizzera (20%), che corrispondeva a 3’881 CHF. Una rilevazione condotta dall’Istituto superiore di studi in amministrazione pubblica dell’Università di Losanna (IDHEAP, 2013), concernente la media del periodo 2008-2010, giunge a conclusioni analoghe, quantificando in un 15% in meno la spesa pubblica pro capite destinata all’istruzione di un cittadino ticinese rispetto ad uno svizzero, dopo aver effettuato una correzione per tener conto del diverso livello dei salari nei diversi cantoni.”

 Fonte: AA.VV. (2015), Scuola a tutto campo. Indicatori del sistema educativo ticinese, Locarno, SUPSI-DFA, p. 299

Rielaborazione: Franco Mombelli, Movimento della Scuola

 

 

Citazione 3

“Dal 1988 al 2011, la spesa corrente totale per l’educazione nelle scuole pubbliche del Canton Ticino (escluso il settore universitario) è aumentata del 24.8% in termini reali. (…) A titolo di paragone, nello stesso periodo la spesa corrente del Cantone è cresciuta in termini reali del 45.4%.”

 Fonte: AA.VV. (2015), Scuola a tutto campo. Indicatori del sistema educativo ticinese, Locarno, SUPSI-DFA, p. 285

Rielaborazione: Franco Mombelli, Movimento della Scuola

 

 

Citazione 4

“Questa tendenza a lungo termine è stata determinata da molteplici fattori, fra i quali la costante crescita del numero di allievi (+13%), con il conseguente incremento del fabbisogno di docenti (+27.8%). A questo si aggiungono altri elementi di spesa imputabili all’introduzione di nuovi compiti assunti dalla scuola, in particolare nel settore delle scuole professionali a tempo pieno. Considerando che il 59.6% della spesa è costituito dal personale insegnante, un ruolo importante nell’aumento è dato dal progressivo invecchiamento di questa popolazione. L’aumento sensibile della proporzione di insegnanti che hanno 50 anni o più anni (dal 12.6% del 1988 al 39% del 2011, con un massimo di 43.5% nelle medie superiori, 42.6% nelle scuole elementari e 39.2% nelle scuole medie) ha portato a una sempre maggiore quota di insegnanti che si situano al massimo della scala stipendi.”

 Fonte: AA.VV. (2015), Scuola a tutto campo. Indicatori del sistema educativo ticinese, Locarno, SUPSI-DFA, p. 293

Rielaborazione: Franco Mombelli, Movimento della Scuola

 

 

Citazione 5

“(…) la comparazione intercantonale della struttura della spesa (…) ha mostrato in quali settori il Ticino è sopra la media svizzera e in quali è sotto, un criterio importante per chi deve decidere le priorità finanziarie future. (…) da quel raffronto è risultato che, dati 2008-2010, la spesa pro capite per la formazione (…) è inferiore alla media intercantonale nella misura del 15% (…). Per alcuni settori si è sostanzialmente nella media Svizzera (trasporti +2%, sicurezza pubblica +3%), mentre per altri il divario è notevole (finanze e imposte +12%, cultura e sport +16%, protezione dell’ambiente pianificazione territoriale +13%, amministrazione in generale +15%, socialità +34%). Nel dettaglio, per quanto attiene all’educazione, la scolarità obbligatoria appare inferiore alla media svizzera addirittura del 21%. (…) Nel decreto del Preventivo non c’è più traccia del raffronto intercantonale sui singoli capitoli dell’impegno pubblico, (…) non c’è più traccia nella volontà parlamentare di fare un confronto con gli altri Cantoni, non c’è più la volontà di considerare quali compiti pubblici sono oggi assunti con risorse già sotto la media, per cui verosimilmente delle riduzioni di spesa in questi settori produrrebbero maggiori danni. Si direbbe che il nuovo Parlamento ci riporti indietro all’irrazionalità, a quella logica strana che alla definizione delle priorità e alla difficoltà di fare delle scelte preferisce la regola lineare, tanto semplice e tanto grossolana. Mi auguro di sbagliare, ma lo vedremo presto con il programma di risanamento che ci attende.”

 Fonte: BERTOLI, M., (2015), Finanze: un ritorno al passato?, in: Corriere del Ticino, 22 dicembre 2015

Rielaborazione: Franco Mombelli, Movimento della Scuola

 
 

 

PARTE TERZA

DOVE SI DIMOSTRA CHE I RISULTATI OTTENUTI SONO INVERSAMENTE PROPORZIONALI ALLE RISORSE A DISPOSIZIONE

 

Tabella 7

TASSO DI MATURITÀ PROFESSIONALI (2014)

Ticino

21,4%

Neuchâtel

19,9%

Glarona

18,5%

 

Media Svizzera

14,8%

24°

Ginevra

10,8%

25°

Vaud

10,2%

26°

Basilea Città

7,9%

Fonte: Ufficio federale di statistica

Rielaborazione: Franco Mombelli, Movimento della Scuola

 

 

Tabella 8

TASSO DI MATURITÀ LICEALI (2014)

Basilea Città

30,5%

Ginevra

29,5%

Ticino

29,0%

 

Media Svizzera

20,2%

24°

Sciaffusa

15,0%

25°

Turgovia

14,6%

26°

San Gallo

14,2%

Fonte: Ufficio federale di statistica

Rielaborazione: Franco Mombelli, Movimento della Scuola

 

 

Tabella 9

TASSO TOTALE DI MATURITÀ PROFESSIONALI E LICEALI (2014)

Ticino

52,5%

Neuchâtel

46,2%

Ginevra

45,9%

 

Media Svizzera

37,5%

24°

Soletta

31,3%

25°

San Gallo

30,3%

26°

Uri

29,7%

Fonte: Ufficio federale di statistica

Rielaborazione: Franco Mombelli, Movimento della Scuola

 

 

Tabella 10

TASSO DI BACHELOR ACCADEMICI (2011)

Ginevra

19,6%

Ticino

17,7%

Giura

17,2%

 

Media Svizzera

14,9%

24°

Glarona

9,8%

25°

Obwaldo

9,3%

25°

Turgovia

9,3%

Fonte: Ufficio federale di statistica

Rielaborazione: Franco Mombelli, Movimento della Scuola

 

 

Tabella 11

TASSO TOTALE DI BACHELOR ACCADEMICI E SUP (2011)

Giura

34,0%

Basilea Campagna

31,9%

Neuchâtel

29,2%

Ticino

27,9%

 

Media Svizzera

27,5%

24°

San Gallo

21,6%

25°

Soletta

20,9%

26°

Obwaldo

19,3%

Fonte: Ufficio federale di statistica

Rielaborazione: Franco Mombelli, Movimento della Scuola

 

 

 

PARTE QUARTA

DOVE SI DIMOSTRA CHE LA COMPOSIZIONE DELLE CLASSI IN TICINO RENDE PIÙ COMPLESSO IL LAVORO DEGLI INSEGNANTI

 

 

Tabella 12

NUMERO MEDIO DI ALLIEVI PER CLASSE NELLE SCUOLE ELEMENTARI (2010)

Turgovia

19,7

San Gallo

19,6

Friborgo

19,5

Vaud

19,5

 

Media Svizzera

18,9

14°

Ticino

18,6

24°

Nidwaldo

16,8

25°

Grigioni

16,6

26°

Ginevra

16,1

 Fonte: Ufficio federale di statistica

Rielaborazione: Franco Mombelli, Movimento della Scuola

 

 

Tabella 13

NUMERO MEDIO DI ALLIEVI PER CLASSE NELLE SCUOLE MEDIE (2010)

Ticino

20,6

Basilea Città

19,9

Friborgo

19,8

 

Media Svizzera

18,7

24°

Sciaffusa

16,4

24°

Uri

16,4

26°

Grigioni

15,1

 Fonte: Ufficio federale di statistica

Rielaborazione: Franco Mombelli, Movimento della Scuola

 
 

Tabella 14

TASSO DI ESCLUSIONE (SCOLARITÀ SPECIALE) NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA E NELLA SCUOLA DELL’OBBLIGO (2011)

Soletta

7,2%

Basilea Campagna

7,1%

San Gallo

5,9%

 

Media Svizzera

4,1%

23°

Nidwaldo

1,9%

23°

Obwaldo

1,9%

25°

Vallese

1,8%

26°

Ticino

1,6%

Fonte: Ufficio federale di statistica

Rielaborazione: Franco Mombelli, Movimento della Scuola

 

 

 

Tabella 15

TASSO DI ALLIEVI STRANIERI NELLA SCUOLA  DELL’OBBLIGO (2011)

Ginevra

41,1%

Basilea Città

34,7%

Vaud

31,9%

Ticino

24,0%

 

Media Svizzera

22,9%

24°

Uri

9,0%

25°

Giura

8,4%

26°

Appenzello Interno

7,1%

Fonte: Ufficio federale di statistica

Rielaborazione: Franco Mombelli, Movimento della Scuola

 
 
 

Tabella 16

TASSO DI CLASSI DI SCUOLA ELEMENTARE MOLTO ETEROGENEE PER NAZIONALITÀ O LINGUA MATERNA DEGLI ALLIEVI (2010)

Ginevra

75,7%

Basilea Città

69,6%

Vaud

53,4%

 

Media Svizzera

40,4%

10°

Ticino

39,5%

24°

Nidwaldo

5,6%

25°

Uri

1,5%

26°

Appenzello Interno

0,0%

 Fonte: Ufficio federale di statistica

Rielaborazione: Franco Mombelli, Movimento della Scuola

 

 

Tabella 17

TASSO DI CLASSI DI SCUOLA MEDIA MOLTO ETEROGENEE

PER NAZIONALITÀ O LINGUA MATERNA DEGLI ALLIEVI (2010)

Ginevra

75,9%

Basilea Città

72,7%

Vaud

46,6%

Ticino

39,8%

 

Media Svizzera

37,0%

24°

Giura

4,8%

25°

Uri

2,6%

26°

Appenzello Interno

0,0%

 Fonte: Ufficio federale di statistica

Rielaborazione: Franco Mombelli, Movimento della Scuola

 

 

 

 

 

 

PARTE QUINTA

DOVE SI DIMOSTRA CHE LA PROFESSIONE DI INSEGNANTE IN TICINO HA PERSO ATTRATTIVA

 

 

Citazione 6

“Negli ultimi 15 anni (…) si osserva (…) un aumento del personale insegnante con un’età compresa tra i 50 e 60 anni. Ciò implica che nei prossimi 10-15 anni si dovranno rinnovare quasi due quinti dei docenti ticinesi.”

Fonte: AA.VV. (2010), Scuola a tutto campo. Indicatori del sistema educativo ticinese, Locarno, SUPSI-DFA, p. 357

Rielaborazione: Franco Mombelli, Movimento della Scuola

 

 

Citazione 7

“Il miglioramento dell’efficacia e dell’equità dell’insegnamento passano in gran parte attraverso la capacità di dare alle persone competenti la voglia di insegnare, di dispensare un insegnamento di alta qualità (…). Gli insegnanti sono in effetti uno dei principali attori della qualità della scuola. (…) Uno dei fattori fondamentali per attirare buoni insegnanti (…) è legato all’attrattiva della professione. (…) l’attrattiva di una professione dipende in gran parte dalla combinazione ottimale delle condizioni offerte (salario, ma anche organizzazione dell’orario di lavoro, funzioni da svolgere, status del personale, stabilità lavorativa e formazione offerta durante la carriera.”

 Fonte: AA.VV. (2010), Scuola a tutto campo. Indicatori del sistema educativo ticinese, Locarno, SUPSI-DFA, pp. 373-375

Rielaborazione: Franco Mombelli, Movimento della Scuola

 

 

Citazione 8

“In sei anni il numero di candidati ai concorsi scolastici (…) è rimasto pressoché stabile nelle scuole comunali (…), mentre è calato nelle scuole medie (…), medie superiori (…) e nel settore dell’insegnamento professionale. (…) Il dato comune è comunque quello di un calo generale di candidati esterni, particolarmente evidente per la scuola media. Questo è il dato rilevante, perché più fedelmente specchio dell’attrattiva della professione. (…) Il confronto tra il numero di candidati ritenuti idonei e il numero di assunzioni secondo la materia insegnata evidenzia qualche effetto di penuria. Per alcune materie negli ultimi anni non solo la scelta si è particolarmente ristretta (…), ma addirittura il numero dei candidati giudicati idonei era inferiore al numero di posti da attribuire.”

 Fonte: AA.VV. (2010), Scuola a tutto campo. Indicatori del sistema educativo ticinese, Locarno, SUPSI-DFA, pp. 377-382

Rielaborazione: Franco Mombelli, Movimento della Scuola

 

Citazione 9

“Sull’arco degli ultimi undici anni il numero di candidature per posti di insegnamento ha registrato un andamento irregolare in tutti gli ordini di scuola. La Scuola media superiore è quella che attira il maggior numero di candidature sebbene si osservi, una chiara diminuzione del numero di candidati esterni. La diminuzione delle candidature esterne interessa comunque tutti gli ordini scolastici fatta eccezione delle scuole dell’infanzia.”

 Fonte: AA.VV. (2015), Scuola a tutto campo. Indicatori del sistema educativo ticinese, Locarno, SUPSI-DFA, p. 265

Rielaborazione: Franco Mombelli, Movimento della Scuola

 

 

Citazione 10

“Meno di un terzo degli insegnanti lavora a tempo pieno (ovvero occupa un posto uguale o superiore al 90%) e nel corso dei prossimi quindici anni 2’079 insegnanti, che rappresentano il 36% del totale dei docenti, avranno raggiunto il limite massimo dell’età lavorativa. Questa situazione interessa la metà del corpo insegnante maschile assunto a tempo pieno. Nel 2013/14 il 63% del corpo insegnante era composto da donne. La sovra-rappresentazione femminile, presente ormai da diversi anni, è in continuo aumento, mentre si assiste a un progressivo seppur contenuto decremento degli uomini.”

Fonte: AA.VV. (2015), Scuola a tutto campo. Indicatori del sistema educativo ticinese, Locarno, SUPSI-DFA, p. 249

Rielaborazione: Franco Mombelli, Movimento della Scuola

 

 

Citazione 11

“Per tutti gli ordini scolastici l’età media di pensionamento è inferiore all’età legale. Nelle scuole comunali si osserva una diminuzione progressiva dell’età media di pensionamento. (…) Per le scuole medie superiori e per i docenti delle scuole della formazione professionale si osserva un aumento dell’età media di pensionamento con una rispettiva diminuzione degli anni di anticipo. Infine, per la Scuola media l’età di pensionamento dei docenti è rimasta pressoché stabile negli anni e non ha mai superato i 62 anni. Da notare però che, in questo settore, gli insegnanti interrompono definitivamente la loro attività lavorativa più di tre anni prima del limite massimo autorizzato. Alle analisi quantitative ne andrebbero affiancate altre qualitative che permettano di approfondire il grado di soddisfazione dei docenti che si avvicinano all’età del pensionamento. È infatti possibile supporre che una parte degli insegnanti che scelgono il prepensionamento perché hanno maturato l’anzianità di servizio richiesta senza avere raggiunto l’età legale, lascino la professione perché stanchi.”

 Fonte: AA.VV. (2015), Scuola a tutto campo. Indicatori del sistema educativo ticinese, Locarno, SUPSI-DFA, p. 280

Rielaborazione: Franco Mombelli, Movimento della Scuola

 


Citazione 12

“Dal mero punto di vista retributivo l’unico ordine scolastico veramente attrattivo a inizio carriera è quello medio superiore. Nelle scuole medie e in quelle professionali le retribuzioni sono invece in linea con quelle praticate nel resto del sistema economico. Potrebbero invece essere giudicate disincentivanti quelle in vigore nelle scuole comunali, specialmente in quelle dell’infanzia.”

 Fonte: AA.VV. (2010), Scuola a tutto campo. Indicatori del sistema educativo ticinese, Locarno, SUPSI-DFA, pp. 383-384

Rielaborazione: Franco Mombelli, Movimento della Scuola

 

 

Citazione 13

“Secondo gli ultimi dati prodotti dall’Associazione svizzera degli insegnanti (“Statistica degli stipendi 2012”) la situazione può essere sommariamente descritta come segue. Docenti della scuola dell’infanzia con refezione: (…) per quanto riguarda i salari al massimo della carriera il Ticino si trova al settultimo posto (…). Docenti della scuola elementare: (…) per quel che riguarda i salari al massimo della carriera siamo all’ultimo posto (…). Docenti di scuola media: (…) per quanto riguarda i salari al massimo della carriera siamo all’ultimo posto (…). Docenti di scuola media superiore: (…) per quanto riguarda i salari al massimo della carriera siamo ultimi in classifica (…). Docenti delle scuole professionali: (…) la comparazione salariale in questo settore è piuttosto articolata, ma sui salari massimi siamo sostanzialmente in fondo alla classifica dei cantoni (…).”

 Fonte: Risposta del Consiglio di Stato al presidente del Collegio dei docenti della Scuola media di Agno, Bellinzona, 19 ottobre 2012

Rielaborazione: Franco Mombelli, Movimento della Scuola