L’assemblea del Movimento della Scuola riunitasi mercoledì 25 novembre ha discusso delle proposte di tagli alla spesa contenute nel Preventivo 2016, in particolare di quelle che colpiranno per l’ennesima volta i docenti, la scuola e il servizio pubblico in generale. Si rimanda, rispetto al merito della discussione, all’intervento introduttivo pubblicato sul sito internet del movimento.
L’assemblea ha preso atto del significativo numero di collegi docenti che in queste settimane ha già affrontato il tema e ha salutato positivamente il fatto che numerose sedi scolastiche hanno deciso di assumere la giornata del 23 marzo 2016 come momento nel quale far sentire la voce critica degli insegnanti. Colpisce il fatto che, senza nessuna forma di coordinamento, le iniziative stanno spontaneamente coinvolgendo sedi di ogni ordine e grado (scuole comunali, scuole medie, scuole medio-superiori, scuole professionali).
Allo scopo di coordinare al meglio le iniziative che nei prossimi mesi si intenderanno promuovere nelle scuole per protestare contro le misure di risparmio, l’assemblea ha preso le seguenti decisioni:

1) Si sollecitano le diverse sedi scolastiche a inviare propri rappresentanti al presidio di protesta che, in collaborazione con le associazioni sindacali, verrà promosso a Bellinzona in occasione dell’avvio della discussione in Gran Consiglio del Preventivo 2016 (attorno a metà dicembre, la data precisa verrà comunicata in un secondo momento).

2) Si raccoglie la proposta, emersa da un recente incontro tra i rappresentanti del Movimento della scuola e i responsabili dei gruppi docenti di VPOD e OCST, di invitare i collegi docenti di tutti gli ordini scolastici a produrre appena possibile, ed esporre nelle proprie sedi, uno striscione dedicato alla difesa della qualità della scuola, quale tappa di avvicinamento alla giornata del 23 marzo 2016.

3) Si rilancia l’invito di trasformare la giornata di congedo aggiuntiva concessa dal governo per mercoledì 23 marzo 2016 in un’occasione di riflessione e mobilitazione. Si assume in linea di principio l’idea di tenere aperte le scuole il mattino (con modalità definite autonomamente dalle singole sedi) e di organizzare un momento di dimensione cantonale il pomeriggio (con modalità ancora da precisare).

4) Si chiede alle organizzazioni sindacali di verificare appena possibile, tramite i loro giuristi, la reale consistenza giuridica delle voci che vorrebbero – in relazione alla giornata del 23 marzo – di problematica attuazione, a causa di presunti problemi di “responsabilità”, l’intenzione di dare la possibilità di venire a scuola anche agli allievi. Si ricorda che per il momento, in relazione alle modalità di apertura delle sedi la mattina del 23 marzo, i collegi docenti che già si sono espressi hanno adottato decisioni differenziate:

  • vi sono plenum che hanno deciso di offrire alle famiglie la possibilità di inviare i propri figli a scuola (tramite una lettera alle famiglie con allegato un tagliando di adesione/consenso), mantenendo attiva dunque anche l’attività didattica;
  • vi sono plenum che hanno deciso di organizzare attività di formazione e/o di riflessione rivolte ai soli insegnanti;
  • vi sono plenum che , pur condividendo di principio l’idea di mantenere aperta la propria sede, non hanno ancora definito le forme di tale adesione.

5) Si propone la formazione di un comitato di coordinamento delle scuole, composto da uno-due rappresentanti per sede (il/la presidente del plenum e/o qualche altro/a docente disponibile), la cui prima riunione è fissata per il giorno… alle ore 20.15 presso la scuola media di Camignolo.