Nella scorsa primavera ha preso vita nelle scuole ticinesi un gruppo di insegnanti che si è proposto di coinvolgere l’ambito della formazione nello sciopero delle donne del 14 giugno. Sull’onda del successo ottenuto in quel frangente, il gruppo ha deciso di rimanere attivo nella promozione della
parità dei sessi nelle scuole, assumendo il nome di Gruppo di lavoro “La scuola della parità”.

Recentemente il gruppo è intervenuto in merito alla polemica scoppiata attorno all’intervento dell’attore Alessandro Haber al festival di Castellinaria, con una lettera aperta al direttore della rassegna, che volentieri pubblichiamo.

Castellinaria, un premio incoerente

Egregio direttore Giancarlo Zappoli,
siamo delle e dei docenti che portano le classi a vedere le proiezioni di Castellinaria. Un festival che stimiamo, perché promuove valori importanti (il rispetto, la solidarietà, la parità, …) e propone riflessioni profonde e necessarie per i nostri allievi e le nostre allieve.
Abbiamo apprezzato l’accento posto sui diritti delle donne nell’ultima edizione, proprio nell’anno che ha visto oltre mezzo milione di persone mobilitarsi e scendere in piazza in favore di una reale parità tra i sessi lo scorso 14 giugno, occasione in cui le e gli insegnanti si sono impegnate/i per svolgere attività di sensibilizzazione nelle scuole.
Proprio perché apprezziamo la proposta formativa ed educativa che Castellinaria offre, non possiamo esimerci dal prendere posizione di fronte a quanto avvenuto domenica 17 novembre 2019. Innanzitutto teniamo a ringraziare il giornalista Claudio Lo Russo del quotidiano La Regione per il suo articolo “Un vecchio allupato a Castellinaria” (19.11.2019), che ha denunciato quanto accaduto in occasione della consegna del premio all’attore Alessandro Haber. Condividiamo le sue considerazioni e la conseguente richiesta di ritirare il premio, per coerenza e per diffondere un messaggio che preservi la reputazione di Castellinaria. Dire in diretta alla presentatrice “che belle tettine”, proporsi per un dopo serata al pubblico femminile e concludere alludendo che la signora Bubola “qualcosa gliela avrebbe fatta” è inaccettabile e palesemente in contraddizione con i valori promossi dal Festival e dalle scuole che vi portano gli allievi e le allieve.
Desideriamo poi complimentarci con la presentatrice Moira Bubola che è riuscita ad improvvisare in diretta e di fronte al numeroso pubblico una reazione ferma e dai termini garbati.
La direzione del Festival ha rimproverato Haber lasciandogli il premio, in quanto è rivolto all’attore e non alla persona. Non condividiamo la pertinenza di tale scissione, tanto più che le esternazioni sessiste sono avvenute mentre ritirava un premio nel suo ruolo di professionista. L’attore si è scusato, ma solo dopo la pubblicazione dell’articolo e le dichiarazioni della direzione del Festival.
La gravità dell’accaduto non può risolversi con un rimprovero e delle scuse, per questo ci associamo alle varie voci che si sono già espresse chiedendo il ritiro del premio. Un gesto importante, che noi, nel nostro ruolo, spiegheremmo alle nostre allieve e ai nostri allievi, cioè al vostro pubblico.
Speriamo vivamente che quanto accaduto sia per Castellinaria un’occasione di riflessione per continuare l’ottimo lavoro svolto finora con la dovuta attenzione ai diritti di ogni persona.

Gruppo di lavoro “la scuola della parità”