Dopo il lancio da parte di tre associazioni – tra queste il Movimento della Scuola – di un’assemblea cantonale per discutere tutti insieme di come costruire la mobilitazione contro i tagli previsti dal governo, le organizzazioni sindacali hanno a loro volta indetto un incontro con apparentemente le stesse finalità.
Sarebbe grave non provare a far convergere le due scadenze: è questa la ragione per cui è stata scritta la lettera che riportiamo qui di seguito.
Mercoledì scorso, durante la bella manifestazione che ha visto sfilare per le vie di Bellinzona migliaia di persone a fianco dei dipendenti dello Stato e degli enti parapubblici, siamo venuti a conoscenza della volontà da parte vostra di tenere un incontro aperto a tutti e tutte per lunedì 11 dicembre, con l’obiettivo di discutere come proseguire nella lotta per il riconoscimento del carovita e contro i tagli contenuti nel Preventivo 2024.
Ci è parsa una buona notizia. Ci è sembrato infatti che ciò significhi che concordate con noi sull’importanza, nei momenti di mobilitazione:
- di chiamare tutti coloro che sono colpiti dalle misure governative a partecipare per via assembleare alla presa di decisioni su come muoversi;
- di garantire che coloro che si assumono il compito di rappresentare i dipendenti possano render conto in modo trasparente a tutto il personale delle scelte adottate.
Con lo stesso spirito qualche giorno prima le nostre associazioni avevano indetto un’assemblea cantonale per giovedì 30 novembre, preoccupate di fronte all’assenza di soggetti che si proponessero di coordinare le iniziative che nelle scuole e sul territorio erano state annunciate nelle settimane precedenti attraverso svariate prese di posizione.
Crediamo a questo punto che sia importante che i due appuntamenti diventino tappe di uno stesso percorso, entrambe funzionali al rafforzamento del carattere unitario della mobilitazione.
In questo senso vi invitiamo caldamente a partecipare all’assemblea di giovedì 30 novembre. Si tratterà di un’occasione utile:
- per dotarsi insieme degli strumenti organizzativi necessari a rendere efficace la mobilitazione in corso (pensavamo di discutere dell’idea di un “comitato di lotta”, capace di valorizzare la pluralità delle realtà disposte a muoversi);
- per decidere insieme forme e contenuti delle prossime scadenze di lotta;
- per discutere che posizione tenere di fronte al Consiglio di Stato.
Restiamo in attesa di conoscere le vostre intenzioni.
Un cordiale saluto.
Enrico Quaresmini – ErreDiPi
Alessandro Frigeri – Movimento della Scuola
Paolo Galbiati – Associazione Docenti Scuole Medie Superiori