Il 29 febbraio 2024 sarà una giornata “calda” nelle scuole, ma si spera in tutto il settore pubblico e parapubblico: l’ErreDiPi ha chiamato a una giornata di mobilitazione e allo sciopero (a partire dalle 15.00), dopo che i sindacati VPOD, OCST e SIT hanno finalmente deciso – dopo mesi di titubanze – di organizzare a loro volta, per quella giornata, iniziative di protesta e scioperi sui luoghi di lavoro per denunciare il non riconoscimento del carovita per i dipendenti cantonali.

Si tratta di una decisione da salutare con favore, anche se rischia di arrivare troppo tardi rispetto ai tempi con cui si deciderà se imporre o meno, ai dipendenti dello Stato, il cosiddetto “contributo di solidarietà” del 2% sui salari: il Gran Consiglio ne sta discutendo proprio in queste ore. Ancora comunque è aperta la partita riguardante il carovita: come dimostra chiaramente la tabella proposta dal volantino dell’ErreDiPi che alleghiamo, il Canton Ticino è l’unico cantone che per il momento si rifiuta di riconoscere il rincaro per il 2024!

Oltre alle diverse iniziative che verranno organizzate sul territorio nel corso della giornata, il 29 febbraio a fine pomeriggio sarà organizzata una manifestazione a Bellinzona (v. volantino).

Come Movimento della Scuola invitiamo le e gli insegnanti ad aderire alle iniziative che si terranno il 29 febbraio. Sarebbe opportuno riuscire a discutere dell’adesione in occasione di un collegio dei docenti della propria sede, ma se questo non è possibile ricordiamo che l’adesione allo sciopero è individuale e importante anche se nella propria sede si è sole/i o si è in poche/i.

Lo sciopero è un diritto garantito costituzionalmente e più che legittimo anche nella scuola dell’obbligo. Secondo le indicazioni attualmente vigenti, nelle scuole comunali e nelle scuole medie vi è semplicemente l’obbligo di organizzare un servizio di accudimento per gli allievi impossibilitati a rientrare a domicilio durante l’astensione dal lavoro dei e delle docenti.

Per ulteriori informazioni (ad esempio su come organizzare una cassa di resistenza che possa distribuire equamente tra le colleghe e i colleghi coinvolte/i le perdite salariali dovute allo sciopero) e per aggiornamenti sulle iniziative previste, vi invitiamo a consultare il sito dell’ErreDiPi: www.erredipi.ch.