Il circolo di lettura sulla scuola nato dalla collaborazione tra Movimento della Scuola e la rivista “Verifiche” ha fissato un quarto incontro.
Il prossimo appuntamento è:
Martedì 18 giugno 2024, ore 20.30
Scuole Medie di Camignolo
Il libro da leggere:
C. Foà e M. Saudino, Cambiamo la scuola. Per un’istruzione a forma di persona, Eris, Torino, 2021
Riproduciamo di seguito il testo della locandina con cui il circolo si presenta.
Chi siamo?
Siamo docenti impegnati(e) in ogni ordine scolastico. Ci proponiamo di affrontare e discutere insieme testi dedicati alla scuola, con particolare attenzione ad ambiti di indagine quali la filosofia e la sociologia dell’educazione, la storia del pensiero pedagogico e dei sistemi scolastici, il dibattito sulle riforme scolastiche e sulla figura dell’insegnante.
Lo vogliamo fare innanzitutto a partire da uno sguardo critico nei confronti dei cambiamenti che a livello globale stanno trasformando i sistemi scolastici – e di riflesso il nostro ruolo – allarmati(e) dalla deriva utilitaristica ed efficientista che li contraddistingue. Lo vogliamo fare in difesa di una concezione aperta, democratica ed emancipatrice della scuola, rifuggendo l’arroccamento corporativo e rifiutando ogni risposta di stampo autoritario e conservatore.
L’iniziativa è promossa dalla redazione della rivista “Verifiche” e dal comitato del Movimento della Scuola.
Perché?
A lungo nel passato si è dato per scontato che essere docente significava dedicare parte del proprio tempo alla ricerca scientifica e allo studio; a lungo nel passato si è dato per scontato che essere docente significava dotarsi di una visione della scuola grazie alla quale poter partecipare al dibattito pubblico sulle politiche educative.
Da qualche tempo queste due caratteristiche storicamente associate alla figura dell’insegnante si sono indebolite, ciò ci preoccupa. Per ragioni diverse, che sarebbe utile indagare, oggi chi insegna tende a coltivare nella costruzione della propria identità professionale quasi esclusivamente le dimensioni didattico-relazionali. Si tratta di aspetti importanti del nostro mestiere, fondamentali in una scuola che si voglia inclusiva e attenta ai bisogni dei discenti, ma che a nostro parere da sole non permettono all’insegnante di acquisire fino in fondo quell’autonomia di giudizio e quella solidità riflessiva necessarie affinché l’esperienza scolastica proposta alle nuove generazioni sia di qualità, non mero atto di “addestramento” ma occasione di crescita umana innescata dal rapporto con il sapere.
Un educatore(trice) a tutto tondo non è solo un(a) buon(a) didatta, non è solo un(a) brav(a) animatore(trice), capace di instaurare relazioni feconde con i propri allievi e le proprie allieve, ma è anche persona di cultura e persona di scuola.
Vorremmo incontrarci a scadenze regolari (4-5 volte l’anno) per discutere di letture condivise, scelte insieme di volta in volta.
Qui sotto puoi scaricare la locandina da appendere in aula docenti: